I governanti di ogni Stato hanno sempre un ruolo importante quando si tratta del progresso nel suo complesso. Non è più una sorpresa che abbiano sempre uno spazio nelle pagine di un libro di storia, anche se hanno amministrato con la tirannia o diretto in democrazia.
Augusto
Augusto, meglio conosciuto come Gaio Giulio Cesare Ottaviano, è uno degli imperatori di Roma della dinastia giulio-claudia. Conservando la struttura esteriore della repubblica, rimase in carica per più di quarant’anni. Esercitò una forma di governo autocratica in cui tutti i poteri appartenevano esclusivamente a lui. Augusto fu in grado di mettere in atto guerre civili che durarono per circa un secolo. Si aprì così un’epoca di prosperità, nota come Pax Romana.
Suo padre proveniva da una rispettabile famiglia della classe equestre, ma fu in grado di governare la Macedonia. D’altra parte, sua madre era la nipote di Giulio Cesare, che sposò Lucio Marcio Filippo alla morte del primo marito. Quando Augusto aveva già quindici anni, fu eletto nel Collegio dei Pontefici. Suo nonno, Giulio Cesare, gli chiese di unirsi al suo staff per una campagna in Africa. Tuttavia, la madre non glielo permise perché era ancora molto giovane. Un anno dopo, gli fu già permesso di andare in Hispania, dove c’era un piano per combattere le forze di Pompeo. Per la seconda volta si ammalò e il viaggio ancora una volta non andò a buon fine. Dopo alcuni anni, divenne uno degli imperatori di Roma.
Vespasiano
Vespasiano, meglio conosciuto come Tito Flavio Vespasiano, è uno degli imperatori di Roma della dinastia Flavia. Il suo regno fu forse di breve durata, ma gli succedettero subito i figli Domiziano e Tito. Dopo l’Anno dei Quattro Imperatori, egli assunse una grande autorità. Si distingue per i cambiamenti apportati dopo la caduta della dinastia giulio-claudia fondata da Augusto e per le promozioni contese alla Giudea.
Suo padre, Tito Flavio Sabino, apparteneva alla classe equestre ed era un funzionario doganale della provincia d’Asia. Allo stesso tempo, era anche un prestatore di denaro in una piccola impresa ad Aventicum. Fu sua madre, Vespasia Polla, a spingerlo a prestare servizio pubblico. Vespasiano fu nominato questore e poté prestare servizio a Creta e Cirene. Non molto tempo dopo, al suo secondo tentativo, salì di grado come edile. Per quanto riguarda la vita privata, si legò a Flavia Domitilla, dalla quale ebbe due figli, Tito Flavio Vespanio e Tito Flavio Domiziano, e una figlia, Domitilla. Alla morte della moglie, la sua amante, Caenis, divenne la sua compagna di vita fino alla sua morte. Dopo alcuni anni, divenne uno degli imperatori di Roma.