In assenza di sedie elettriche e iniezioni letali, quali sarebbero state le opzioni di punizione a Roma? L’antica Roma non aveva a che fare con i sostenitori del benessere umano, quindi i crimini commessi venivano affrontati rigorosamente dal governo.
Le punizioni a Roma erano molto severe. Ci sono leggi espresse nelle Dodici Tavole e la disobbedienza a una qualsiasi di esse veniva trattata con la pena corrispondente. Una persona condannata per calunnia veniva bastonata a morte. I ladri venivano frustati, ma se si trattava di uno schiavo, doveva essere giustiziato gettandolo dalla rupe Tarpea sul Campidoglio. Anche coloro che venivano condannati per aver truffato i propri clienti erano condannati all’esecuzione. I giudici che venivano corrotti, le persone condannate per tradimento o per falsa testimonianza venivano giustiziati in quanto questi crimini erano considerati i più pesanti per lo Stato.
Le punizioni a Roma erano davvero crudeli. La pena di morte non veniva sempre eseguita. A volte, la casa del condannato veniva demolita in modo che andasse in esilio. Tuttavia, le punizioni a Roma erano più dure per le Vestali condannate per non aver rispettato il loro voto di castità. Poiché le Vestali non dovevano spargere sangue, venivano invece sepolte vive.
Gli uomini sono molto rispettati nell’antica Roma. I padri hanno l’autorità suprema in ogni famiglia. Ha il potere di vendere alla schiavitù uno o tutti i suoi figli. Può decidere di far giustiziare un figlio disobbediente o, in termini più sottili, di offrirlo in sacrificio agli dei. Il padre trattava le figlie come una proprietà che poteva vendere a chiunque volesse. I padri avevano anche il diritto di decidere chi far sposare ai figli e quando divorziare. Le leggi romane erano ancora più dure nei confronti di chi mostrava difetti fisici. Le punizioni a Roma non erano limitate ai condannati per crimini. Chi nasceva con deformità fisiche veniva ucciso subito dopo la nascita. I genitori potevano addirittura uccidere i loro bambini se almeno altre cinque persone erano d’accordo.
Le punizioni a Roma non risparmiavano i non romani condannati per crimini. Di solito venivano inflitte con la crocifissione, che porta a una morte lenta e dolorosa. I soldati durante i primi anni di Roma avevano i loro tipi di pene. Per i reati minori, le punizioni comprendevano una riduzione della razione di cibo o il consumo di orzo al posto della razione di cereali. Quelli dei ranghi inferiori venivano più spesso colpiti dal centurione o condannati a frustate in presenza degli altri soldati. Esistono però anche pene più sottili, come la detrazione dello stipendio, la perdita dei privilegi o, per i reati più gravi, il congedo dal servizio.
Se le punizioni di Roma hanno contribuito a ridurre i crimini e non solo a diminuire la popolazione, probabilmente anche noi dovremmo iniziare a fustigare i criminali.