Che si scelga di cenare in un ristorante di prima classe, in un’osteria o in una trattoria senza pretese, le ricette della cucina romana sono semplici ma il loro successo dipende dagli ingredienti freschi e di stagione. I pasti a Roma sono caldi e sostanziosi e consistono in un primo piatto di pasta o un antipasto, un piatto di pesce o di carne e un contorno, insalata o verdure cotte. La maggior parte dei piatti romani nei ristoranti, ad eccezione di quelli più esclusivi, è accompagnata dal vino della casa, solitamente bianco. I dolci non sono comuni nella cucina romana, anche se i dessert fatti con la ricotta di pecora delle pecore locali del Lazio sono deliziosi. L’estate è il periodo migliore per assaggiare il gelato nelle gelaterie locali.
I visitatori che non sono abituati a pasti così lunghi, che possono durare anche tre ore, possono saltare le portate senza offendersi. Mentre l’Italia meridionale è considerata il cuore della cucina del Paese, la cucina romana si attiene fortemente alle proprie tradizioni culinarie e guarda con un po’ di sospetto ai cibi provenienti da altre regioni, soprattutto da altri Paesi. Di conseguenza, la cucina romana non è forte nella cucina internazionale, con l’eccezione della cucina somala, eritrea ed etiope offerta dalle comunità di lunga data nelle vicinanze di Piazza Vittorio. D’altra parte, il cibo di Roma offre varietà agli esperti e ogni quartiere della città ha il suo piatto preferito.
La società ebraica ha influenzato le tradizioni culinarie di tutta la città ed è responsabile di prelibatezze come i carciofi alla giudía, che sono fatti di carciofi cotti in olio caldo fino a diventare croccanti e teneri, e i filetti di baccalà. I ristoranti che circondano la zona del Ghetto offrono una cucina e un’atmosfera autenticamente romano-ebraica.
Le tortuose strade medievali di Trastevere, a sud dell’Isola Tiberina, sono ricche di ristoranti e pizzerie a prezzi contenuti. Qui si possono trovare i migliori piatti di pesce, probabilmente grazie alla sua posizione vicino al porto di Ripa Grande. A est del fiume Tevere, si trova Testaccio, famoso per piatti come la coda di bue brasata nel pomodoro, la scorza con pinoli, cacao e uva passa, che si dice sia nata dal fatto che i macellai locali venivano pagati con le carni in eccesso.
Le feste e il cibo di Roma vanno di pari passo, e la celebrazione di San Giovanni ogni 24 giugno è una buona giustificazione per la golosità e per mangiare lumache preparate con maggiorana, pomodoro e menta romana, innaffiate da un po’ di vino tradizionale.
Le pizze a Roma sono abitualmente sottili e croccanti, anche se l’assortimento napoletano più spesso sta guadagnando popolarità nelle numerose pizzerie della città. I migliori sapori internazionali di Roma includono la piccante cucina etiope, con alternative vegetariane, e le cucine africane di Via Gaeta.
Per i visitatori che desiderano una tazza di tè e dolci deliziosi in un ambiente raffinato, è consigliabile recarsi ai piedi di Piazza di Spagna, dove si trova Babington con decorazioni e prezzi spettacolari.