
Supplì romani…
Palline d’oro fritto, scrigni di riso e cuore filante che fanno perdere la testa.
Il supplì classico al telefono, così chiamato perché quando lo mordi il filo di mozzarella si allunga come il cavo di un vecchio telefono, è uno dei simboli più amati dello street food capitolino.
RICETTA:
- 300 g di riso Roma o Arborio
- 500 ml di passata di pomodoro
- 150 g di carne macinata mista
- 1 cipolla piccola
- 100 ml di vino bianco secco
- 50 g di pecorino romano grattugiato
- 150 g di mozzarella fior di latte
- 2 uova
- Farina q.b.
- Pangrattato q.b.
- Sale, pepe, olio extravergine d’oliva
- Olio di semi per friggere
Il Supplì romano è molto più di uno street food: è un’icona popolare, una carezza fritta dell’infanzia, una tradizione che si mangia con le mani ma che arriva dritta al cuore.
Croccante fuori, filante dentro, il supplì non chiede permesso: entra nella tua bocca e conquista il tuo umore.
Nel suo piccolo è un capolavoro di equilibrio: il ragù profondo, il riso compatto, il cuore di mozzarella che si scioglie, il fritto asciutto e rumoroso al morso. È Roma, tutta, racchiusa in una pallina bollente.
Chi sa fare un buon supplì, ha capito cos’è la cucina romana: sostanza, sapore e rispetto per le cose fatte come si deve.

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